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NAVIGANDO CON JAVA

11/10/1997

NAVIGANDO CON JAVA

1997 - Carlo Scornajenghi

JAVA è l'ultimo linguaggio di programmazione della tecnologia object-oriented. Prodotto dall’americana "Sun Microsistem", ultimamente è apparso un po’ dappertutto e da più parti è stato definito l'ultima grande rivoluzione informatica, lo strumento che rende viva internet.

Per navigare in rete vengono usati particolari programmi detti Browser, che arrivano al sito desiderato e poi scaricano le informazioni sul PC come pagine in formato HTML visualizzandole sullo schermo. L'elaborazione è svolta dal Web Server con cui si è connessi. Ci si ritrova così con dei Web Server sopraffatti da lavoro e con dei computer Client pressoché stupidi. L'idea innovativa introdotta da java è quella di far lavorare anche i PC a casa, cioè distribuire parte del lavoro del Web Server sui tanti browser di volta in volta connessi. Con questa tecnica per alcune applicazioni si potrebbe pure minimizzare la comunicazione tra Client e Server, decongestionando così la rete, permettendo comunicazioni più veloci. tutto ciò è oggi possibile tramite particolari programmi scritti in java chiamati "APPLET", che possono essere eseguiti nei browser.


Immaginiamo per esempio un gioco con più utenti in rete , nel quale la parte di grafica relativa ad ogni utente è calcolata dall'applet eseguito sul proprio browser, mentre il Server ha il compito di tenere la traccia delle mosse dei vari giocatori. In questo caso la sola informazione che viaggia in rete sono le mosse dei singoli giocatori. Praticamente nulla rispetto alla quantità d'informazione che andrebbero inviate se il Server dovesse gestire anche le interfacce grafiche di ogni giocatore. Ovviamente, l'applet, per poter essere eseguito su vari tipi di computer, deve essere "universale", ossia non deve dipendere da un particolare sistema operativo, ma deve poter essere seguito su qualsiasi macchina connessa alla rete. Java supera il problema traducendo i suoi applets in un unico codice, il bytecode per tutte le piattaforme disponibili in rete. Sono i file in bytecode quelli scaricati dal browser e poi eseguiti al suo interno dall'interprete Java, chiamato Java Virtual Machine. Proprio per questo, tutte le aziende produttrici di browser, SUN e NETSCAPE in testa, hanno aggiunto ai propri prodotti la Java Virtual Machine. Tra l'altro, in un periodo in cui si parla tanto di Network Centric Computing (cioè la rete come mezzo per fornire servizi), il linguaggio Java si presta ad essere lo strumento mediante il quale questa rivoluzione avverrà e sicuramente nessuno delle grandi aziende vorrà rimanere fuori.

I nuovi terminali, come NET SURFER della Acorn olivetti, funzionano grazie ad un nuovo sistema operativo JAVA, che evita all'utente di dover comprare costosi pacchetti software. Il terminale recupera da internet gli applets ogni volta che ha bisogno di una nuova funzione: poiché il tempo di trasmissione è di qualche secondo, non c'è differenza col lanciare poderosi programmi come word oppure office sul proprio p.c. . In compenso Java significa la fine dei costosi aggiornamenti del software, che diventano totalmente a carico dei provider (fornitori di servizi). Si eliminano così all'interno della macchina dischi rigidi e lettori di floppy. Visto che l'uso di queste macchine è in salotto, la maggior parte dei web computer usa un telecomando: è proprio come fare zapping sulla t.v. , ma con a disposizione milioni di pagine animate sul web. Le scuole americane si sono dichiarate interessate anch'esse ai net surfer sotto i 500$, affamate come sono di macchine a basso costo per preparare gli alunni ad un mercato nel lavoro nettamente dominato dai computer . Ed infine la mobilità: gli applets finiranno sul telefonino. "Saremo in grado di offrire in breve tempo ai costruttori di telefoni un hardware e un software in grado di trasformare con poca spesa un telefonino digitale in un'agenda capace di connettersi da sola ad internet" sostiene Ed Zander della Java. " Il nuovo cellulare potrà scaricare la posta elettronica, visualizzarla sul web e nel frattempo permettere una chiamata intercontinentale su internet al prezzo di un'urbana".