LA SOCIETA' POST-INDUSTRIALE COME SOCIETA' DELL' INFORMAZIONE
Daniel Bell è il primo a parlare di società post-industriale e di società dell'informazione (1973 U.S.A.) contemporaneamente ad Alain Touraine (Francia 1974).
Nel suo libro del 1973, "The coming of post-industrial society: a venture in social forecasting", Daniel sostiene che l'ordine post-industriale si contraddistingue per una crescita del settore dei servizi a discapito dell'occupazione nel settore della produzione di beni materiali. Gli operai nelle fabbriche e in officina e già da prima quelli agricoli, non rappresentano più il tipo fondamentale di lavoratori. Il numero degli impiegati ( di ufficio o liberi professionisti ) ha superato quello dei lavoratori manuali e in particolare si richiedono sempre più competenze tecniche e professionali. Chi svolge lavori impiegatizi di elevato livello è specializzato nella produzione di informazione e sapere. La produzione ed il controllo di quello che Bell chiama "sapere codificato" (l'informazione coordinata e sistematica ) rappresenta la principale risorsa strategica da cui dipende la moderna società. coloro che sono impiegati nella sua produzione e diffusione acquistano sempre più potere e si sostituiscono ai vecchi gruppi sociali dominanti ( industriali e imprenditori ). Nell'ambito della società post-industriale si ha un indebolimento della disciplina caratteristica della società industriale: gli individui sono ora più liberi di intraprendere condotte innovative sia nel campo lavorativo che nella vita privata.
SETTORI LAVORATIVI NELLA SOCIETA' POST INDUSTRIALE:
D. Bell ci propone una tabella indicativa di come sia evoluta l'occupazione negli U.S.A. (vengono da noi riportati i dati relativi ad alcuni anni considerati significativi):
Bell, sempre in riferimento alle trasformazioni in corso nella società occidentale e particolarmente negli U.S.A., pone cinque punti fondamentali: 1)-Integrazione telefono-computer. Cit. - Riefkin: la società senza lavoro -
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